Prime Esperienze
Lo studente informatico


26.01.2025 |
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"Mentre le mie mani le salivano sui fianchi, ormai il mio obiettivo era chiaro, raggiungere quei seni che mi avevano fatto sognare, lei cominciò a dimenarsi..."
A quel tempo frequentavo l’ultimo anno all’ITIS informatica di Torino ed abitavo con i miei trasferitisi lì ormai da tanti anni da Bologna. Era ormai estate quando tornando a casa da scuola mia madre mi disse che era passata la vicina stamattina a chiederle se potessi andare da lei a risolvere un problema al PC. Maria, siciliana di origine e sposata con Carlo, piemontese, non la conoscevo molto, ma mi faceva piacere quando veniva a trovare mia madre, spesso sole entrambe, perché era sempre gentile con me ma mai insistente con le domande, come tante donne della sua età erano nei confronti di un ragazzino come me.Così, dopo mangiato, andai a suonare al suo campanello. Mi aprì la porta imprecando in siciliano, evidentemente non aspettando me, vestita in accappatoio. Si scusò immediatamente si ricompose, e dopo avermi mille volte ringraziato per essere venuto ed offerto dolci e caffè, che dovetti accettare dopo i molti no, mi fece segno di seguirla verso la cameretta dove teneva il computer.
Prima di entrare si girò e, con fare vergognoso che non le avevo mai visto, mi disse che lei non aveva fatto niente di male, che era successo all’improvviso non sa perché e, non sapendo a chi chiedere, dalla disperazione ha pensato di potersi fidare di me che sono “un così bravo ragazzo”, insomma dopo avermi fatto spergiurare di non dire a nessuno quello che avrei visto mi fece entrare ed accese il pc. Ancora qualche minuto di indecisione poi mi guardò ed aprì il browser dicendomi: "ecco vedi, è da un paio di giorni che fa così! Se lo vede mio marito o peggio mia figlia come faccio!" Mi giro senza ancora aver intuito il perché di tutta queste premesse e vedo aprirsi sullo schermo in sequenza continua decine di finestre con immagini e video porno, intervallate da pubblicità altrettanto pornografiche!
Avevo appena compiuto 18 anni e come potrete immaginare non ero nuovo ai siti porno, anzi, tuttavia lei imbarazzatissima iniziò a parlare gesticolando contro lo schermo ma io in effetti smisi subito di ascoltarla perché nel muoversi l’accappatoio le si aprì di un lato scoprendo un meraviglioso seno di sesta dimensione, dondolargli dal petto, con una mega aureola rosso fuoco che entrava e usciva dalla scollatura del telo.
Non so per quanto rimasi a fissarlo ma ad un certo punto se ne deve essere accorta perché si chiuse all’improvviso e con il suo accento siculo mi rimproverò: "Bhe, con tutte le tette che ci sono sullo schermo proprio le mie devi guardare?" Ed io, non so come mi uscì ma risposi senza pensare: Sì, ma le sue sono le più belle!
Entrambi diventammo rossi dalla vergogna. Lei mi guardò sorridendomi imbarazzata e disse tossendo: "ok forse è meglio che vada a fare una doccia che dici? Ti lascio al tuo lavoro se puoi fare qualcosa te ne sarò eternamente grata".
Una volta che se ne andò mi ripresi anche io e mi misi al lavoro. Ci misi poco a capire e risolvere il problema, sicuramente causato dalla visita di qualche sito malevolo, ma avendo tempo, decisi comunque di lanciare qualche controllo approfondito ed un aggiornamento, e nel mentre, incuriosito da un paio di foto che avevo visto, sfogliai qualche video per ingannare il tempo.
Non mi accorsi di Maria che, finito la doccia, mi arrivo alle spalle e vedendo una nuova finestra aprirsi disse: "ecco vedi, apre finestre da solo!" e ricominciò a parlare imprecando. Questa volta però fu lei a zittirsi all’improvviso quando vide quello che stava succedendo nel video: una donna matura e grassoccia stava montando un ragazzino che in dimensioni sarà stato la metà di lei urlando senza alcun ritegno mentre il ragazzino soccombeva al peso del suo culo enorme trovandosi continuamente in faccia delle tette gargantuesche che null’altro poteva fare se non succhiarle. Maria, paralizzata dalla scena fissava lo schermo con la bocca aperta, non indossava più l’accappatoio ma un vestito corto di cotone colorato che le ricadeva leggero sui fianchi larghi, mostrando le sue curve da donna del sud, la pelle ancora umida le si appiccicava al vestito nelle zone di contatto, ed il suo seno non ne risultava affatto coperto, anzi il capezzolo e la sua aureola erano ben visibili attraverso il tessuto leggero.
Il video finì e mi chiese quindi se si potesse risolvere il “problema”. Io, mentendole, gli dissi che sì, certo! era solo una situazione temporanea che si sarebbe risolta da sola dopo aver visto qualche video, come una pubblicità, poi si sarebbero esauriti ed avrebbero smesso. Mi disse che aveva senso e quindi preso il mouse aprì a caso qualche altro video suggerito dall’algoritmo che ormai aveva individuato nei gusti dello spettatore il genere milf.
Partirono così in sequenza altri video di donne mature che dapprima adescavano ragazzini, poi, senza troppi convenevoli, li mettevano con forza a leccargli la figa dimenandosi e stringendogli i fianchi intorno al collo. Lei balbettava se certe cose esistessero veramente, se quei due erano veramente parenti, ma sembrava parlasse da sola ormai incurante di me.
La mia eccitazione ormai era evidente ma lei, se se ne accorse non lo diede a vedere. Ormai era completamente sporta in avanti, e mentre un seno si sfregava sul mio braccio, l’altro lottava contro un velo leggero per uscire, con i miei occhi che tifavano per lui. La sua mano destra sul mouse, la sinistra sulla mia gamba. Io avevo la mia mano proprio sotto di lei ed improvvisamente mi ritrovai ad accarezzarle l’interno coscia, poi su su verso le natiche, morbide ma al tempo stesso sostenute, e quindi cominciai a palpeggiarle apertamente il sedere burroso. Nessun segno da parte sua, anzi ad un certo punto, forse cercando così di sfuggire inconsciamente alla mano del molestatore, si sedette sulla mia gamba, continuando ad aprire link di video sempre più incestuosi.
Il mio cazzo usciva dai pantaloncini ormai e gli si sfregava contro la coscia morbida. I suoi capelli profumati dallo shampoo al miele si sfregavano sul mio volto, ed io non sapendo dove metterle le mani, gliele appoggiai sulle cosce che d’improvviso si aprirono per accoglierle più in profondità.
Mentre le mie mani le salivano sui fianchi, ormai il mio obiettivo era chiaro, raggiungere quei seni che mi avevano fatto sognare, lei cominciò a dimenarsi piano piano sulla mia gamba, che sentii inumidirsi dal succo che le proveniva dalle mutandine. Una volta che arrivai ad afferrarle il seno, prima con una poi con l’altra mano, cominciò a sfregarsi ancora più forte tanto che iniziai a sentire la pelle delle sue grandi labbra gonfie di eccitazione. La testa mi girava ormai e mi trovai con la bocca a baciarle la spalla e poi il collo, mentre con le mani non mollavo la presa del mio trofeo, il seno più bello e grande che avessi mai avuto modo di toccare.
Tra il silenzio di un video e l’altro, nonostante cercasse di trattenerli, si sentivano i suoi gemiti provocati dal mio giocherellare con le dita sui suoi capezzoli rigidi. La mia coscia ormai fracida dei suoi umori. Finalmente la sua mano, in maniera dolce e naturale si posò sul mio cazzo, che cominciò ad accarezzare con fare materno. Questo non fece altro che far uscire liquido appiccicoso che le rimase tra le dita mentre stuzzicava la mia cappella rossa e calda, se le pulì mettendosele in bocca emettendo un nuovo lungo gemito. Poi cominciò a masturbarmi con più decisione, e questa volta fui io a gemere mordendole la spalla scoperta.
A quel punto, non senza ripensamenti, decisi di abbandonare un seno ed appoggiargli una mano sulla figa bagnata, sotto le mutandine, dove trovai spazio per infilare due dita senza difficoltà o resistenza alcuna. Il quadro era completo e lei non tardò molto a trattenere un gemito di godimento mentre un fiotto di liquido caldo mi si riversava sulla mia gamba. A quel punto si lasciò andare appoggiandosi completamente al mio petto e con la testa indietro. Le baciai la bocca che si trovava proprio di fianco alla mia. Lei ricambiò, prima con un bacio dolce, da zia, poi cominciando ad incrociare le lingue fuori sulle labbra.
Quindi mi osservò per qualche secondo con uno sguardo grato e mi disse che voleva farmi godere con la sua bocca come quella signora del video, voleva sentire il mio sperma caldo di ragazzo sgorgargli in gola e riempirgli la bocca. Le labbra gli tremavano, gli occhi dilatati mi fissavano avidi
Con uno scatto si inginocchiò sotto la scrivania, afferrando il bastone con una mano, e prima di iniziare a dedicarsi alla cura del mio piacere, mi disse di raccontargli quello che intanto stavano facendo quei due che si spacciavano per zia e nipote nel video. Lo feci scrupolosamente ma questo accelerò la mia fine. Feci di tutto per resistere ma la vista di quei riccioli neri sparsi sul mio ventre, le sue mani che mi stringevano le cosce affondandomi le unghie nella carne, le labbra carnose che avvolgevano ben aderenti il mio membro, come a formare una ventosa, la lingua calda e umida che accarezzava la mia cappella senza sosta, mi fecero avere un orgasmo quasi istantaneo che le riempirono la gola con fiotti ripetuti di sborra calda che inevitabilmente le colarono dalla bocca.
Finito di bere tutto e pulito quel che restava su di me, alzò la testa e fissandomi seria mi ricordò la promessa che avevo fatto quando sono entrato. Le giurai di sì e mentre si ricomponeva mi ringraziò per averla aiutata e mi chiese se avesse avuto ancora bisogno se…non le lasciai finire la frase e risposi di sì subito, per cosa qualsiasi bastava che chiedesse. Mi diede un bacio sulla guancia dicendomi: "Bravo bambino, ora torna dalla tua mamma, ci vediamo presto 😉".
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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